
Vittorio Sgarbi ha nuovamente sparato a zero contro i matrimoni gay, ma questa volta si è concentrato sull'unione di Franco e Gianni di 80 e 82 anni.
"Quando si sono sposati i primi due gay a Torino, 80 e 82 anni, i giornalisti hanno chiesto perché lo fate. Loro hanno risposto, così lui mi accompagna all’ospedale, e per la pensione di reversibilità. Ma che cazzo di matrimonio è, chiavate e non rompete i coglioni, che senso ha".
Dopo queste parole è intervenuta anche la sindaca di Torino.
Caro @VittorioSgarbi anche se le sembrerà incredibile, ci sono uomini che vogliono sposarsi semplicemente perché si amano
— Chiara Appendino (@c_appendino) 26 novembre 2016
Anche Arcigay Torino ha replicato alle frasi deliranti di Sgabri: “Ascoltiamo con incredulità le parole di Sgarbi durante il Maurizio Costanzo Show - ha dichiarato la presidente Francesca Puopolo - Quelle parole rivolte a Franco e Gianni, due uomini il cui amore dura da 50 anni e che finalmente si sono potuti unire civilmente questa estate, ci colpiscono e si mescolano nei nostri stomaci, diventando armi taglienti che non feriscono solo i due diretti interessati ma tutta un'intera comunità di persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersex che per l'ennesima volta si vede umiliare pubblicamente in diretta nazionale. Le modalità ricordano quelle di un bullo nelle scuole: il carnefice si alza, sbeffeggia e attacca la vittima designata e il gruppo, che un po' lo teme e un po' lo sostiene, applaude e ride. Questo contesto genera ancora più dolore e rabbia in chi, con fatica e sudore, ha conquistato un briciolo di diritti. Ma così come il nostro lavoro nelle scuole, di contrasto continuo a fenomeni simili, procede imperterrito nella lotta al bullismo, anche in questa occasione non ci tiriamo indietro”.
Ennesima pessima figura di Vittorio che inizia a somigliare sempre di più al suo collega Diprè.
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